sabato 19 marzo 2011

Radix et fructus
Il prossimo 14 aprile sarà presentato a Licodia Eubea il volume di don Gaetano Fabio Randello "L'Eccesso dell'amore. La Quaresima e la Settimana Santa a Licodia Eubea". Con questo saggio diamo inizio a una serie di pubblicazioni che hanno la preoccupazione di mostrare le radici e i frutti della fede nel nostro territorio, una fede operosa che, a partire dal rapporto con Dio, è stata ed è capace di farsi cultura.

Applicando alla Sicilia quanto ebbe a dire il 31 ottobre del 1991 Giovanni Paolo II agli studiosi europei partecipanti al Simposio presinodale su “Cristianesimo e cultura in Europa”, si può affermare che la cultura siciliana non può essere compresa fuori dal riferimento al Cristianesimo. Pur avendo radici più antiche dell’impiantarsi dell’evento cristiano, “il Vangelo ne costituisce un fondamento, il Vangelo che è stato instancabilmente proclamato e intensamente vissuto per venti secoli da intrepidi apostoli e innumerevoli fedeli.”
Il dinamismo della fede cristiana ha suscitato una creatività straordinaria: ne sono testimoni i numerosi luoghi di culto, le opere d’arte colte e popolari, la letteratura, i documenti conservati negli archivi delle chiese, delle diocesi e di privati, le diverse tradizioni e manifestazioni religiose che segnano la vita delle nostre Città, ….
Sono i frutti della fede cristiana vissuta in Sicilia. Frutti sotto gli occhi di tutti, vitali per alcuni, tradizioni irrinunciabili per tanti, ma spesso muti per la maggioranza o indifferenti per le nuove generazioni. A causa del fluire del tempo, di un’educazione cristiana debole o insufficiente, dell’irrompere di una cultura scristianizzata e relativista, sono stati dimenticati o non comunicano più a sufficienza, col risultato di non riuscire più a informare il nostro presente e a stimolare la progettazione del nostro futuro.
Ci piace pensare che essi si siano trasformati in radici, talvolta sotterranee, altre volte ben visibili in superfice, apparentemente moribonde o addirittura senza vita, in realtà pronte a ridiventare una vegetazione rigogliosa, capace di produrre frutti abbondanti, atti a soddisfare i bisogni dell’oggi e a dare forza per camminare verso un futuro altrettanto creativo.
I volumi in cantiere, frutto della ricerca di giovani studiosi, diversi dei quali formatesi nelle aule dello Studio Teologico di Catania aggregato alla Pontificia Facoltà Teologica San Giovanni Evangelista di Palermo, si propongono di documentare, interpretare e valorizzare quanto la fede cristiana ha prodotto a livello culturale soprattutto nella Sicilia orientale e, in particolare, nella Diocesi di Caltagirone che si prepara a celebrare il II centenario della sua erezione, avvenuta il 12 settembre 1816 con la Bolla di Pio VII “Romanus Pontifex”.
Un’attenzione privilegiata sarà data alla pietà popolare, intendendo con questa locuzione le diverse manifestazioni cultuali di carattere privato o comunitario che, nell’ambito della fede cristiana, si esprimono prevalentemente non con i moduli della liturgia ufficiale della Chiesa cattolica, ma nelle forme peculiari, verbali e non verbali, derivanti dal genio di un popolo e della sua cultura. Si presterà attenzione anche alle opere d’arte che arricchiscono le nostre chiese mediante una loro rilettura in chiave iconografica e per quanto possibile iconologica; si cercherà di valorizzare il contenuto di biblioteche e archivi ecclesiastici, veri scrigni cui attingere per rivitalizzare la memoria del passato; si ripercorrerà l’opera di uomini, donne e comunità che con la loro storia hanno segnato la vita ecclesiale e civile del nostro territorio.
La collana non nasce da una nostalgia di un passato, quanto piuttosto dalla preoccupazione di offrire strumenti per riscoprire e valorizzare la nostra tradizione cristiana, per rafforzare la nostra identità e camminare più speditamente verso il futuro  (Giuseppe Federico).

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